UN DOCUMENTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SCOTLAND

Pubblicato il documento “The Rights Referendum. The Future of Human Rights in Scotland” in cui si esamina criticamente il mutamento di scenario che,  alla luce del ruolo internazionale di una Scozia indipendente o di uno slittamento verso una forma di “devolution max“, si verrebbe a realizzare in caso di prevalenza di “si'” o di “no” nel voto del 18 settembre.

Sulla base del riconoscimento che “Scotland’s Referendum on Independence, on 18 September 2014, is a unique and significant event. It offers an important opportunity to debate the aspiration of Scotland’s people and politicians, whether as an independent state or part of the United Kingdom“, Amnesty International “wants to find our how those who will govern Scotland after the referendum will ensure human rights at home and abroad will be better recognised, understood and enforced, regardless of the outcome of the vote“.

Focalizzando con estrema chiarezza l’importanza del principio per cui la questione del rispetto dei diritti fondamentali  trascende il dato dell’organizzazione politica della Scozia, Amnesty International sottolinea la propria neutralita’ rispetto al voto del 18 settembre, ed alle questioni connesse: scrittura di una costituzione e/o di un Bill of Rights, e adesione o meno all’Unione Europea.